Skip to main content

Tristezza o depressione?

In psicoanalisi riteniamo che la sofferenza sia inaggirabile per l'essere umano, in quanto strutturalmente fragile e indifeso sin dalla nascita, bisognoso di cure e dell'amore dell'altro per vivere, esposto ad eventi che imprevedibilmente si possono abbattere nella sua vita, condannato ad invecchiare ed infine a perire.

Dunque sperimentare uno stato di tristezza e una diminuzione della propria vitalità non costituisce di per sè un indice di malattia. Purtroppo il tempo in cui viviamo ci propone attraverso la pubblicità e i mass media immagini di soggetti così detti "vincenti", belli, felici, che non sembrano minimamente essere sfiorati da dolori ed insufficienze, immersi in una condizione di perenne godimento. Noi psicoanalisti sappiamo bene però quanto si tratti di modelli falsi, non aderenti alla realtà. Anche la persona più realizzata e dalla vita più piena conosce bene cosa sia la delusione, ha incontrato e incontrerà l'esperienza del dolore e della perdita.

Se dunque tutti quanti veniamo toccati da affetti e sentimenti negativi, non a tutti capita di sprofondare negli abissi della depressione. Essere depressi non significa venire attraversati da un dolore psichico insopportabile ma passeggero, che dura cioè per un periodo determinato di tempo. Significa piuttosto vivere perennemente in uno stato d'animo luttuoso, sempre, senza tregua, nei mesi e poi negli anni, senza poter avvertire via via una sua diminuzione e una ripresa della voglia di vivere. Tutto ciò sfibra a tal punto da condurre verso una disperazione totale in cui dominano incontrastate mancanza di prospettiva ed immobilismo pietrificante. Non vi sono appigli per reagire, nulla ha senso. Lo stesso sentimento della vita svanisce, si congela.


L'impotenza appare allora in quest'ottica il tratto qualificante del vissuto depressivo. Ciò rende molto difficile anche un percorso di cura, sia per la sfiducia con cui ci si approccia ad esso, che per la difficoltà di dire. La parola stessa si svuota, non fa presa, scivola via. Il silenzio la fa da padrone nelle vite in cui si innesta la depressione.

Come contrastare questo vuoto, questa mortificazione? Come riallacciare un soggetto alla vita? Forse poter sperimentare una relazione non giudicante, fuori serie, che non comporta giudizi e prescrizioni può essere un primo passo verso la rottura del muro che separa dalla vita. Il legame fra esseri umani ha un potere fortissimo, e noi terapeuti siamo chiamati a sopportare l'impotenza dolorosa che ci viene portata e a volte scaraventa addosso, senza volerla contrastare a tutti i costi. Essendo saldi, presenti, vivi pur nella tempesta in cui accompagnamo l'altro e di cui in una certa misura ci facciamo carico.

Altri articoli sulla depressione

Disturbo bipolare, personalità borderline e schizofrenia: quali differenze diagnostiche?

Il disturbo bipolare (sindrome maniaco-depressiva) non è immediatamente riconoscibile dal disturbo borderline di personalità, perché entrambi hanno in comune una serie importante di sintomi. Inoltre, essendo presenti nei due casi sintomi psicotici, si può creare confusione con la schizofrenia.

Leggi l'articolo

Depressione e amore: difficoltà e speranze

Frequentemente capita di ricevere chiamate angosciate da parte di partner di persone scivolate nella solitudine radicale della depressione.

Leggi l'articolo

Depressione nevrotica o melanconia?

In psicoanalisi in genere proponiamo una differenziazione tra forme depressive di matrice psicotica e nevrotica.Queste non le distinguiamo sulla base dei sintomi, cioè dei modi di manifestarsi della depressione, che per lo più sono simili nelle due condizioni.

Leggi l'articolo

Affrontare la morte di una persona amata. Domande e risposte.

Cosa ci accade quando perdiamo una persona cara?

Dopo la morte di qualcuno che amiamo non sempre avvertiamo subito il dolore. Possono passare dei giorni o anche dei mesi prima che l’ondata di sofferenza ci travolga. Nei momenti immediatamente successivi alla perdita, in particolar modo se questa è improvvisa, siamo di fatto sotto shock.

Leggi l'articolo

Il complesso della “madre morta”: prima parte

In “Narcisismo di vita, narcisismo di morte”, testo di Andrè Green pubblicato nel 1983, troviamo una descrizione approfondita della figura della così detta “madre morta”, frutto delle riflessioni dell’autore intorno a quei pazienti nevrotici  le cui analisi (anziché dare centralità ai sintomi nevrotici) girano sostanzialmente intorno alla depressione e alle tematiche narcisistiche connesse.

Leggi l'articolo

Depressione e creatività

Sembra un controsenso, eppure chi è predisposto verso affetti depressivi spesso mostra anche tratti di originalità e creatività, che in genere possiamo riscontrare nel variegato campo delle arti. L’apparente contraddizione è evocata dalla paralisi e stagnazione associate alla depressione, che contrastano con l’idea dell’attività e dell’energia insite nell’atto creativo.

Leggi l'articolo

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

L'inventore della psicoanalisi ne era profondamente convinto: la poesia coglie con immediatezza stati dell'animo che la ragione descrive, circonda col pensiero senza tuttavia afferrarne il cuore pulsante.

Leggi l'articolo

"Il depresso"

Nella poesia di Alda Merini " Il depresso" troviamo una magistrale descrizione di alcuni tratti tipici della psiche di soggetti che soffrono di depressione, nonché del tipo di relazione che li lega a persone che sono affettivamente coinvolte con loro.

Leggi l'articolo

Elogio della malinconia

C’è una differenza enorme fra la melanconia clinica e tutto ciò che definiamo genericamente come malinconia. Così come non possiamo ridurre la malinconia come stato d’animo alla depressione patologica, benché condivida con essa alcune caratteristiche.

Leggi l'articolo

Cedere alla depressione, la via più facile

Lo psicoanalista francese Jacques Lacan sosteneva che la depressione in molti casi, quelli più comuni e meno gravi, fosse la conseguenza di una sorta di " viltà morale", legata alla fatica di sostenere la vitalità del proprio desiderio più intimo.

Leggi l'articolo

Ansia, depressione e sintomi psichici:possibili ricadute sulle relazioni affettive

Spesso chi soffre di un qualche sintomo psichico, sia esso di ansia o di depressione, si trova confrontato con un senso di incomunicabilità in relazione a chi gli sta accanto. I parenti e gli amici frequentemente faticano a comprendere che cosa gli stia accadendo.

Leggi l'articolo

Il complesso della madre morta parte due: particolarità del transfert

La figura della madre morta di Andrè Green la ritroviamo in molti quadri clinici caratterizzati da un clima depressivo di superficie che sottende una ferita antica in relazione alla persona della madre. 

Leggi l'articolo