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Altri articoli sulle nevrosi

L'ossessivo e il suo desiderio impossibile

Se l’isterica rispecchia alcune caratteristiche proprie del femminile ed è dunque più diffusa fra le donne, la nevrosi ossessiva qualifica per lo più il sesso maschile. Quali sono i sintomi di cui può patire un soggetto ossessivo?

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Ossessioni, personalità ossessiva e paranoia: quali differenze?

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC, nevrosi ossessiva) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni. Le prime sono delle idee fisse e intrusive, che disturbano l'attività di pensiero e impediscono la concentrazione su altro.

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Quando l’odio si nasconde dietro all’amore

L’odio spesso costituisce la faccia in ombra dell’amore. È un fenomeno molto visibile nelle patologie gravi e nei disturbi del carattere ma ne possiamo cogliere delle sfumature anche in situazioni più vicine alla così detta “normalità”.

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Isteria, personalità isterica o istrionica?

 Se in psicoanalisi si parla ancora di isteria per definire una certa struttura soggettiva, in psichiatria si preferisce distinguere i sintomi di conversione dalla personalità isterica e dalla personalità istrionica, con l'obiettivo di smarcare il più possibile la diagnosi dal semplice rinvenimento di segni esteriori.

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Isteria e contemporaneità

La psicoanalisi definisce “isterica” la donna che intrattiene un rapporto complesso con il suo desiderio, condannandolo fatalmente all’eterna insoddisfazione.

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Nevrosi ossessiva e paranoia. Quale differenza?

Tutti i clinici sanno bene come il nevrotico ossessivo e il paranoico condividano un tratto comune, ovvero la passione assoluta per il pensiero. Entrambi cioè cercano, tramite sistemi astratti, di identificare dei principi ultimi che possano indiscutibilmente attribuire un senso all'esistenza e alla natura umana, di per sè invece ricche di mistero e segnate da profonde contraddizioni, ambivalenze e lacerazioni.

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Il desiderio nella nevrosi ossessiva

Massimo Recalcati, noto psicoanalista e originale interprete del pensiero di Jacques Lacan, nel suo testo "Sull'odio" dedica un capitolo di abbagliante chiarezza alle dinamiche che qualificano la nevrosi ossessiva in rapporto al desiderio.

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Due forme di omosessualità maschile: l'omoerotico soggettivo e oggettivo

Nel suo articolo "nosologia dell'omosessualità maschile" Sandor Ferenczi tenta di mettere ordine rispetto ad una certa confusione imperante negli ambienti psicoanalitici in tema di omosessualità maschile. A riguardo "si fa di tutta un'erba un fascio" ci spiega l'autore. Gli omosessuali uomini non sono tutti uguali semplicemente perché condividono la stessa scelta d'oggetto sessuale (corrispondente al proprio sesso). Le loro motivazioni inconsce variano e possono dar luogo sostanzialmente a due tipi di "omoerotismo", uno passivo, soggettivo, femminile, l'altro attivo, oggettivo, maschile. Il primo è costituito da chi si sente donna e pertanto desidera essere amato da un uomo. Il secondo rappresenta invece una fuga nevrotica dalla donna, rientrando a pieno titolo in quadri di nevrosi ossessiva.

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Isteria: tra discorso comune e psicoanalisi

Molto spesso, come psicologo che lavora a Milano, mi capita di sentire frasi come “ha fatto una scenata isterica”, “calmati, smettila di fare l’isterico”, “era fuori di sé come un’isterica” ecc…Il termine isteria è dunque usato nel linguaggio comune per nominare quei comportamenti in cui il soggetto, senza essere folle, è dominato da una transitoria emotività, che lo conduce fino a scoppi d’ira o a crisi angosciose.

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L’ossessività e i suoi confini con il delirare

Cosa intendiamo per ossessività? In cosa si distingue da un delirio? È sempre valida la loro rigida separazione? Che senso e che scopo ha una diagnosi nell’orizzonte della cura? 

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La rigidità mentale

La rigidità mentale raramente è portata direttamente in seduta come un sintomo che fa sorgere domande e interrogativi su se stessi. 

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Disturbo ossessivo compulsivo: i sintomi, da cosa nasce e come si cura

Il disturbo ossessivo-compulsivo costituisce una problematica di natura ansiosa che colpisce l’attività di pensiero, turbata dall’irruzione involontaria di rappresentazioni e idee di carattere negativo o catastrofico.

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