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Sibilla Ulivi psicologa psicoterapeuta a Milano

Si vorrebbe essere un balsamo
per molte ferite.
Etty Hillesum

Psicologa psicoterapeuta a Milano - zona Moscova, Garibaldi, Brera, Sempione

Mi chiamo Sibilla Ulivi, e sono una psicologa e psicoterapeuta che opera a Milano, precisamente nelle zone di Moscova, Garibaldi, Brera e Sempione.

Il mio percorso formativo e lavorativo come psicologa e psicoterapeuta

Dopo la laurea in Psicologia conseguita nel 2002 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ho iniziato il mio percorso professionale.

Ho prestato servizio come psicologa e psicoterapeuta presso alcuni contesti ospedalieri dell'area milanese (Centro Fatebenefratelli di Cernusco Sul Naviglio, Guardia II Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Servizio di Psicoterapia Ospedale San Paolo di Milano, Centro di Psicoterapia Ospedale Salvini di Garbagnate Milanese).

Ho lavorato come Psicologa del lavoro, occupandomi di ricerca e selezione per multinazionali nel settore farmaceutico.

Ho collaborato inoltre con Jonas onlus, un centro di ricerca, diagnosi e cura dei nuovi sintomi, a Milano.

La mia formazione come psicoterapeuta si è svolta in parallelo rispetto al lavoro, presso la Scuola di specializzazione quadriennale post lauream in Psicoterapia a orientamento psicoanalitico IRPA, sotto la guida del Prof. Massimo Recalcati. Mi sono diplomata con 110 e lode, discutendo una tesi clinica sull’isteria nella contemporaneità.

Attualmente, svolgo l'attività di libero professionista presso il mio studio privato in via della Moscova 40/6, a Milano, dove accolgo i miei pazienti in un ambiente riservato e accogliente.

Il mio orientamento teorico come psicoterapeuta

Come psicologo e psicoterapeuta, nel trattamento dei sintomi di disagio, utilizzo un approccio psicoanalitico rivisitato e attualizzato rispetto alle difficoltà dell’uomo moderno.

La mia pratica clinica è infatti orientata dalla psicoanalisi, disciplina nata nel secolo scorso per opera di Sigmund Freud e ancora attuale nel fornire chiavi interpretative del malessere dell’uomo, grazie agli originali contributi tecnici (per citarne solo alcuni) di J. Lacan, C.G. Jung, W. Bion, D. Winnicott, A. Green e in particolare Christopher Bollas.

L’esplorazione dei meccanismi inconsci della mente nonché dei processi di trasformazione nella cura si ritrova in maniera potente all’interno dei contributi di tutti questi pensatori.

Ad ogni terapeuta resta poi il compito di integrare il sapere acquisito con il proprio senso critico, la propria esperienza e sensibilità, così che il suo lavoro clinico non si appiattisca in una mera aderenza acritica a ciò che hanno teorizzato gli altri.

Il mio approccio alla cura come psicoterapeuta

Per l’esperienza maturata fin qui mi sento di affermare che disponibilità umana, intuizione ed elasticità sono tre fattori cruciali, che permettono di affinare la tecnica senza irrigidimenti teorici.

La psicoterapia per il mio modo di lavorare rappresenta concretamente una possibilità, se non di cambiare un destino apparentemente già scritto, di ritrovare consapevolezza e ancoraggio in se stessi.

Ma soprattutto essa si rivela un valido aiuto per riagganciare la perduta leggerezza interiore, quella che permette un buon livello di abbandono, di accettazione e di serenità nonostante le eventuali tempeste (leggerezza non significa superficialità).

Psicoterapia è sinonimo di ricerca paziente, di fiducia e di tensione verso ciò che ancora non si conosce di se stessi. Rappresenta un bene che un essere umano può offrire a un altro, in uno scambio che coinvolge profondamente entrambe le parti, vive e al lavoro.

Se desiderate saperne di più su di me o sulla mia pratica clinica, vi invito a contattarmi o a visitare il mio studio. Sarò lieta di accompagnarvi nel vostro percorso di trasformazione interiore.

Sintomi trattati


Disturbo da attacchi di panico

L’attacco di panico consiste in un periodo di durata variabile caratterizzato da paura e disagio intensi, durante il quale possono svilupparsi improvvisamente e raggiungere il picco nel giro di una decina di minuti alcuni dei seguenti sintomi: palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia, sudorazione, tremori, dispnea, sensazione di soffocamento o di asfissia, dolore al petto, nausea, svenimento, derealizzazione o depersonalizzazione, paura di perdere il controllo o impazzire, paura di morire, parestesie, brividi o vampate di calore. Può associarsi a agorafobia, ovvero alla paura degli spazi aperti.

Disturbi dell’umore

L’episodio depressivo maggiore è uno stato di alterazione dell’umore (umore depresso) persistente nel tempo e caratterizzato dal sentirsi tristi o vuoti. Spesso i sintomi correlati sono: diminuzione di interesse o di piacere nello svolgere le attività, perdita o aumento di peso, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, faticabilità, mancanza di energia, sentimenti di autovalutazione o colpa, diminuzione della concentrazione, pensieri di morte.

L’episodio maniacale al contrario consiste in un periodo di umore anormalmente elevato, che può associarsi a: grandiosità, diminuito bisogno di sonno, loquacità, sensazione che le idee si susseguano rapidamente, distraibilità, iperattività, eccessivo coinvolgimento in attività ludiche o potenzialmente autodistruttive.

I Disturbi bipolari consistono in una alternanza ciclica di episodi depressivi e episodi maniacali di durata e intensità variabili.

Disturbi d’ansia

Disturbo d’ansia generalizzato
L’ansia può essere rubricata in un disturbo d’ansia generalizzato quando dà luogo a preoccupazioni eccessive (attesa apprensiva) che si manifestano per la maggior parte dei giorni per un periodo abbastanza lungo, coinvolgendo numerosi eventi o attività che implicano lo sguardo dell’Altro (prestazioni lavorative o scolastiche). Possono comparire i seguenti sintomi: irrequietezza, nervi a fior di pelle, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, tensione muscolare, alterazioni del sonno.

Fobie
L’ansia può essere del tutto silente nelle vita quotidiana e manifestarsi solo in presenza o nell’attesa di un oggetto o una situazione specifici (animali, volare, altezze, sessualità, vista del sangue ecc...). La situazione fobica di solito viene evitata o sopportata con disagio. Si parla di fobia sociale se la situazione temuta è di ordine relazionale.

Disturbi del comportamento alimentare

Anoressia nervosa
L’anoressia nervosa consiste nel rifiuto ostinato nel mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo per età e statura. La paura di acquistare peso o di vedersi grassi è prevalente, anche quando si è visibilmente sottopeso. Il peso svolge una funzione essenziale ai fini del mantenimento di un’autostima accettabile. Spesso compare amenorrea dopo la pubertà.

Bulimia nervosa
La bulimia consiste in ricorrenti abbuffate durante le quali si perde il controllo su quanto si sta mangiando. Ad esse seguono condotte compensatorie per evitare di prendere peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo.

Disturbi correlati a sostanze

Dipendenza da sostanze
La dipendenza da sostanze consiste in una modalità patologica di uso smodato e continuo della sostanza (alcol o droghe). Se implica dipendenza fisica comporta: tolleranza ( bisogno di dosi sempre più elevate) e astinenza (iperattività o stanchezza, insonnia, nausea). Sia nella dipendenza fisica che nella dipendenza psicologica il desiderio della sostanza è persistente e i tentativi di ridurre o controllarne l’uso sono infruttuosi, con enorme dispendio di tempo e denaro.

Abuso di sostanze
L’abuso di sostanze consiste in un uso ricorrente di sostanze che non comporta dipendenza ma inficia la capacità di adempiere ai principali compiti sul lavoro o a scuola ed espone a situazioni potenzialmente pericolose.

Disturbi somatoformi - conversioni somatiche e disturbi psicosomatici

Disturbo di somatizzazione
Il disturbo di somatizzazione implica una storia di molteplici lamentele fisiche che si protraggono per molti anni e che portano a numerose consultazioni mediche senza che possano essere spiegate da una condizione medica generale conosciuta. Il dolore lamentato frequentemente si localizza a livello di: testa, addome, schiena, articolazioni, arti, torace.

Disturbo di conversione
Il disturbo di conversione comporta un deficit nelle funzioni motorie volontarie o sensitive associato a fattori psicologici, data la frequente associazione con conflitti psichici o altri tipi di fattori stressanti.

Ipocondria
L’ipocondria è legata alla paura o convinzione di avere una malattia grave basata sull’errata interpretazione di sintomi somatici da parte del soggetto. Tale preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica.

Disturbo di dismorfismo corporeo
Il disturbo di dismorfismo corporeo comporta un’eccessiva preoccupazione per un supposto difetto nell’aspetto fisico. Se è presente una piccola anomalia, l’importanza che la persona le dà è di gran lunga eccessiva.

Disturbo isterico

Il disturbo isterico comporta un’emotività o troppo ristretta o al contrario florida e generalizzata. È centrale il bisogno di essere amati ed è frequente un certo esibizionismo sessuale caratterizzato da una seduttività sottilmente attraente. Il controllo degli impulsi è buono e la separazione dagli oggetti d’amore è ben tollerata. Compaiono ambizione, competitività, super io rigido e alcune difese ossessive.

Disturbo ossessivo compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo comporta una pervasiva preoccupazione per l’ordine, la perfezione e il controllo mentale e interpersonale a svantaggio della flessibilità, della larghezza di vedute e talvolta dell’efficienza stessa. I sintomi più caratteristici sono: eccessiva attenzione per le regole e i dettagli, perfezionismo, eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, inflessibilità in tema di moralità, incapacità di gettare oggetti consumati, riluttanza a delegare compiti agli altri, rigidità, ostinazione.

Disturbi sessuali

I disturbi sessuali possono andare da una generale diminuzione del desiderio a difficoltà nel vivere una sessualità appagante. Impotenza e eiaculazione precoce costituiscono le problematiche più diffuse sul lato maschile, mentre frigidità e dolore nel corso dei rapporti riguardano specificatamente la sessualità femminile

Disturbi relazionali e della coppia

I disturbi relazionali concernono una difficoltà generale, ricorrente e protratta nel tempo nell’intrecciare o mantenere una vita relazionale stabile. Nello specifico della relazione di coppia le carenze nel rapportarsi all’altro in modo equilibrato danno luogo a cronico disaccordo, mancanza di comunicazione, aggressività, difficoltà nella sfera intima.


Il termine “esaurimento nervoso” viene genericamente utilizzato per denominare tutte quelle situazioni in cui una persona (che magari fra alti e bassi si è sempre barcamenata nella vita) cessa all’improvviso di “funzionare” in modo appropriato.

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Il linguaggio è uno strumento che ha un impatto molto potente sulla psiche. Esso può essere salvifico o traumatico, al pari di un abbraccio o di un colpo sferrato in petto.

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