Vita adulta
Tra responsabilità, crisi e crescita personale. Comprendere le sfide di coppia, lavoro e genitorialità
Anche tra giovinezza e età adulta non è possibile stabilire un confine netto; il modo con cui ci rapportiamo alla nostra età anagrafica è infatti sempre soggettivo e variabile da individuo a individuo. Convenzionalmente potremmo però far corrispondere la vita adulta con quel periodo successivo alle scelte fondamentali dell'esistenza: il partner, il lavoro, i figli.
“Nel mezzo del cammin” la vita si stabilizza ulteriormente, le responsabilità aumentano e con loro le fatiche, siano esse legate alla coppia, all'attività professionale e alla famiglia che si allarga.
Relazione di coppia
La relazione con il partner in età adulta richiede amore, attenzione e capacità di reciproco adattamento nel tempo. La routine, le incombenze pratiche e le incomprensioni possono minare la stabilità del rapporto o far smarrire il senso originario e la freschezza dello stare insieme.
Inoltre le relazioni di lunga durata necessitano di un intelligente equilibrio fra intimità e indipendenza, in modo che il legame non vada a soffocare la libertà individuale (a questo proposito si rimanda all'articolo Libertà e legame: davvero inconciliabili?).
Lavoro
L’attività lavorativa è una componente centrale nella vita adulta, ma può facilmente trasformarsi in una fonte di frustrazione quando essa diventa routinaria e priva di stimoli nuovi. Anche la precarietà e l'insicurezza lavorativa, che non risparmiano di certo questa fase della vita, portano ansie e preoccupazioni.
Un'altra fonte di stress è costituita dal fenomeno del workaholism (dipendenza da lavoro): quando il lavoro assorbe tutto lo spazio mentale ed emotivo esso può portare a fenomeni di esaurimento nervoso (si veda l'approfondimento nell'articolo workaholism: quando il lavoro è una dipendenza)
Genitorialità
I figli grazie alla loro esistenza portano gioia e gratificazione, ma anche responsabilità e preoccupazioni. Nella loro crescita essi possono incontrare difficoltà di una certa rilevanza, che a loro volta mettono alla prova l’immagine di sé del genitore e la sua capacità di essere un solido punto di riferimento.
A volte è difficile ricordarsi che "i vostri figli non vi appartengono" e accettare la loro crescita come individui indipendenti. Per molti genitori non è banale riconoscere che i figli non sono una proprietà di chi li mette al mondo ma costituiscono altro da lui, radicalmente.
Psicoterapia
Approfondire l’analisi di queste situazioni attraverso un percorso psicoterapeutico può aiutare molto nella comprensione delle crisi in corso: in psicoterapia si possono riscoprire parti di sé rimaste inascoltate e interrompere così quei comportamenti ripetitivi che mantengono all'interno di dinamiche frustranti.
Grazie alla consapevolezza acquisita si può gradatamente tornare a vivere la vita adulta con rinnovata autenticità e serenità.